MENO MALE !!!! Si risveglia dal coma prima che gli tolgono gli organi!

alla vita è rimasta aggrappata con le unghie e con i denti dopo un gravissimo incidente stradale. Oggi è in fase di recupero, cammina, parla e per il futuro ha le idee chiarissime: «Voglio fare la graphic designer e tornare a montare il mio cavallo, Mathilda, come si deve». Ma la sua storia colpisce al cuore l’intera Danimarca che s’interroga sulle responsabilità dei medici e della struttura ospedaliera di Aarhus (seconda città del Paese) che stavano per dichiarare la morte cerebrale un attimo prima che la ragazza si svegliasse. E i quesiti, i timori, l’impatto sull’opinione pubblica è stato tale da indurre il governo danese a rivedere le linee guida che regolano i trattamenti di fine-vita.

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«La ragazza che non voleva morire» è il titolo di un documentario che racconta la storia di Carina: nell’ottobre dell’anno scorso – riferisce il Daily Mail – il devastante scontro con la sua auto. Dalle lamiere era stato estratto un corpo dilaniato con pochissime speranze di sopravvivenza. Per tre giorni i genitori avevano sperato, poi la sua attività cerebrale aveva cominciato a rallentare facendo prevedere il peggio. È a quel punto che i medici hanno contattato la famiglia, hanno illustrato loro la situazione paventando la morte cerebrale di Carina (ma senza dichiararla in quel momento). A quel punto la famiglia acconsentì alla donazione degli organi. «Quei banditi in camice bianco avevano rinunciato troppo in fretta perchè volevano un donatore», ha detto, pieno di rabbia, il padre di Carina, Kim, al giornale danese Ekstra Bladet. L’avvocato dei Melchior ha spiegato che ancora oggi i genitori di Carina si chiedono se i medici volessero uccidere la loro figlia e hanno chiesto i danni all’ospedale. «Si tratta di un trauma enorme – ha spiegato il legale – sia per la ragazza che per i suoi genitori, i quali erano convinti che non ci fosse altro da fare e per questo avevano acconsentito alla donazione degli organi». I medici tuttavia si difendono ridimensionando l’episodio ad un esempio di «comunicazione errata tra medici e pazienti» e per questo hanno presentato le loro scuse. Ma respingono le accuse dei genitori di Carina. «Da un punto di vista medico non sono stati commessi errori. – ha spiegato un medico danese contattato dal Daily Mail -. Per la ragazza non è mai stata dichiarata la morte cerebrale. Al contrario, agendo in questo modo i medici le hanno salvato la vita. Ma questa storia dimostra quanto sia importante la comunicazione tra medici e pazienti: se il personale medico si fosse espresso in maniera diversa, i genitori non si sarebbero sentiti raggirati

fonte : leggo

Esce dal COMA e racconta: il PARADISO ESISTE ! adesso vi racconto…

 il neurochirurgo di Harvard, che nel 2008 è rimasto incoma per 7 giorni in seguito ad una meningite batterica da Escherichia Coli. La sua mente scientifica non ha mai creduto nell’esistenza dell’aldilà o alle esperienze pre-morte, ma il dottore si è dovuto ricredere.

Uscito dal coma, infatti, ha raccontato di aver visto un posto “incommensurabilmente più in alto delle nuvole, popolato di esseri trasparenti e scintillanti”. Un viaggio attraverso un mondo che egli racconta in un’intervista al Newsweek, ma che approfondisce nel suo libro di prossima uscita dal titolo eloquente: “Proof of Heaven” (“La prova del paradiso“).

Come un Dante dei nostri giorni, Eben Alexander racconta di essere statoaccompagnato da una persona durante il percorso, una ragazza dai capelli biondi e dagli occhi blu che camminava su di un tappeto cosparso di colorate farfalle.

La ragazza gli parlava, dicendo frasi che sono rimaste impresse nella sua mente. Tre sono quelle che più l’hanno colpito, “non c’è niente di cui avere paura” , “tu sei amato e accudito”, ed infine “non c’è niente che tu possa sbagliare”.

 

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Il neurochirurgo descrive questo luogo come un “un mondo di nuvole bianche e rosa stagliate contro un cielo blu scuro come la notte e stormi di esseri luminosi che lasciavano dietro di sé una scia altrettanto lucente”.

Non angeli o uccelli, ma forme di vita superiore. E dice “potevo ascoltare la bellezza di questi esseri straordinari e contemporaneamente vedere la gioia e la perfezione di ciò che stavano cantando”.

Questo lungo viaggio ha avuto una fine, Eben si è risvegliato, come avevapreannunciato la misteriosa ragazza dai capelli biondi “Ti faremo vedere molte cose qui. Ma alla fine tornerai indietro”, aveva detto.

Il neurochirurgo, che prima di questo evento non credeva nell’aldilà, sa che questa storia potrebbe suscitare scetticismo e risultare poco credibile a molti, “se qualcuno, persino un medico, avesse raccontato questa storia al vecchio me stesso, sarei stato sicuro che fosse preda di illusioni”, dice.

D’altronde egli ammette che: “Non c’è una spiegazione scientifica a quello che è successo: mentre i neuroni della corteccia erano inattivi a causa dell’infezione, qualcosa come una coscienza slegata dalla mente è arrivata in un altro universo. Una dimensione di cui mai avrei immaginato l’esistenza”.

Poi aggiunge: “Ma quanto mi è capitato è reale quanto e più dei fatti più importanti della mia vita, come il mio matrimonio o la nascita dei miei due figli”.

fonte: tuttasalute