Deriva dal greco Diomo’des e significa ‘affidato a Giove’, ossia ‘affidato alle cure di Dio’.
Questo nome ha origini greche Nikolaos, composto da nikan, “vincere” (o nike “vittoria”) e da laos, “popolo”, significa “vincitore tra il popolo”. Il nome Nicodemo ha lo stesso significato. Giunto in Europa grazie al santo patrono della Russia, San Nicola vescovo di Mira; successivamente divenne San Nicola di Bari perché sepolto in questa città. San Nicola è il protettore dei bambini e studenti, anche di molte categorie professionali come droghieri, marinai, scaricatori, avvocati e parrucchieri. In Europa Settentrionale è stato trasformato nel personaggio di Santa Klaus, per noi “Babbo Natale”. Ha numerose varianti: Nicolas, Nicolao, Nicolò, Niccolò, Nico, Nick, Nikolaus, Niels, Nicolino, Nikolaj, Nicolas, Klause Colin. Al feminile invece: Nicoletta, Nicolina, Niccolina, Nicla, Nikla, Nica, Nicolosa, Coletta, Colette Nicol, Nicole e Nikita. Nicola è debole di carattere, è talmente insicuro che non gli è semplice opporsi agli altri. Proprio per questo raggiunge i suoi obiettivi molto lentamente e sempre stando attento a non lottare contro nessuno. E’ talmente poco combattivo da risultare noioso. Tranquillo, amante della buona tavola e della compagnia. In amore è volubile e spesso scontento. Al contrario la donna è originale, aperta, sottile, inquieta e a raramente litigiosa, molto fantasiosa. Grazie alla sua capacità di adattarsi riesce abilmente a realizzare i suoi scopi. Molto portata per gli ambiti letterari, artistici e psicologici. San Nicola si celebra il 21 marzo, il 9 maggio, il 10 settembre e il 6 dicembre.
Origini greche
Significa “sveglio, pronto all’agire”, nel mondo cristiano assunse il significato di “risvegliato dalla fede”. Varianti del nome: Gregory, Gorio, Vrisha, Grivor. Persona tranquilla, fatalista ed abitudinaria ma la decisione, lo scetticismo e l’essere sagace la caratterizzano parecchio. Gregorio è semplice di cuore anche dopo aver raggiunto mete elevate. Sceglie una compagna serena e non superficiae. In amore è egoista e possessivo. San Gregorio si festeggia il 12 marzo, 17 novembre, il 3 settembre, il 9 e 25 maggio e il 17 giugno.
Origini greche
Questa celebrazione, che ricalca sul Cristo le prerogative della Madre, è stata introdotta dal papa Sergio I (sec VII) nel solco della tradizione orientale. La natività della Vergine è strettamente legata alla venuta del Messia, come promessa, preparazione e frutto della salvezza. Aurora che precede il sole di giustizia, Maria preannunzia a tutto il mondo la gioia del Salvatore
Di s. Regina (in francese Reine) si hanno solo pochissime notizie, ci pervengono da un testimone che si dichiara oculare; nacque e visse ad Alise (Gallia), presso Autun, nel III secolo e la madre morì durante il parto, cresciuta abbracciò la fede cristiana; si sa che il padre Olibrio pagano, dopo aver tentato vanamente di convincerla a recedere, la fece imprigionare e poi decapitare, evidentemente era un capo nella Gallia del III secolo. La sua antichissima festa religiosa è al 7 settembre, data che è riportata ancora oggi in tutti i calendari.
E’ ricordato nel Martirologio Geronimiano il 24 luglio con un latercolo alquanto confuso nei diversi codici, ma la cui ricostruzione è molto facile; da esso apprendiamo che il martire era sepolto e venerato sulla via Salaria ad ottantatrè miglia da Roma nella città di Amiterno (oggi S.Vittorino).
Il Martirologio Romano invece lo commemora il 5 settembre; ma questa data e la notizia relativa sono arbitrarie, confuse e nate sotto l’influenza della letteratura agiografica, passata nei martirologi storici e specialmente in quello di Adone. Si è creato così attorno al nostro martire un groviglio di date, di disparate notizie e di parentele; oltre alle due date sopra indicate, Vittorino è ricordato ancora all’8 gennaio e al 15 aprile, ma con altre attribuzioni.
Nome di etimologia incerta, secondo alcuni deriva dal francese antico Roscelin, a sua volta derivato dal germanico Ruzelin, e composto da hrod, “fama” e da lind “scudo”, con il significato di “scudo glorioso”. Altri lo collegano a una particolare celebrazione dell’antica Roma, i Rosalia, la festa delle rose dedicata ai defunti, durante la quale si portavano i fiori sulle tombe. Il tal caso il nome avrebbe significato di “corona di rose”. Viene festeggiato il 4 settembre.
Origini germaniche