Sapevi il perche’ festeggiamo il CAPODANNO il 31 Dicembre?

Pochi conoscono le origini di quest’usanza entrata nella tradizione popolare e osservata, sia da chi si ritiene religioso che da chi affermi di non esserlo. In realtà questa festa, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, ha molto a che vedere con la religione pagana.

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Pare che il Capodanno versi le sue origini in Mesopotamia i mesopotamici credevano che l’universo fosse venuto all’esistenza dopo una violenta lotta fra il loro dio Marduk e la dea dei caos Chiamati. La vittoria andò a Marduk, il quale, con la violenza, impose l’ordine sul caos. Ogni anno l’impresa era ricordata. Si proponeva una rappresentazione di ciò che era successo. Si ricreava il caos, bevendo, permettendo agli schiavi di insultare i padroni e commettendo atti immorali. Il re che rappresentava l’ordine, per circa undici giorni si ritirava, dando inizio al rito dell’umiliazione.In quelle occasioni era normale assistere a riti di esorcismo e altre usanze esoteriche, nel tentativo di scacciare gli spiriti maligni che turbavano l’armonia.

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Si dice: “Ciò che si fa all’inizio dell’anno è ciò che si fa tutto l’anno” Tradizionalmente, si pensa che ciò che si fa il primo giorno del nuovo anno, incida molto su come sarà l’intero anno. Per questo alcuni festeggiano con la propria famiglia, con gli amici, in una nottata all’insegna dell’allegria e del lusso. Altri invece si ritrovano in chiesa organizzando canti, preghiere, letture bibliche, facendo coincidere possibilmente la preghiera allo spirare dell’anno vecchio;Alla mezzanotte è usanza scambiarsi gli auguri possibilmente brindando;Immancabile è il Cenone: la sua tradizionale ricchezza risale, in origine, a oltre diecimila anni fa, quando gli uomini, da poco dediti all’agricoltura, festeggiavano al culmine dell’inverno lo scampato pericolo. Infatti, da quel momento in poi, la stagione non avrebbe potuto che migliorare. Perciò approntavano i cibi e le bevande risparmiate e facevano festa tutti insieme, scambiandosi doni e ballando fino all’alba. Oggi in un’era di abbondanza e ritmi, non più legati strettamente allo scandire delle stagioni, il dio ventre la fa da padrone. Infatti, non potrà assolutamente mancare lo zampone o il cotechino accompagnati da lenticchie. Zampone e cotechino sono prodotti del maiale, l’animale ricco per eccellenza; le lenticchie simboleggiano il denaro.Una curiosità: a differenza di oggi, nell’antichità le lenticchie non erano per niente un simbolo positivo, al contrario gli ebrei le mangiavano solo quando erano in lutto, Entrambi sono piatti benaugurali, che dovrebbero portare denaro in abbondanza.Si usa indossare qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio, qualcosa di regalato, qualcosa di rosso;Chi ha un caminetto, secondo l’usanza se vi accende il fuoco, non deve permettere che si spenga prima della mezzanotte, perché porterebbe male;Sarebbe tradizione gettare roba vecchia dalle finestre, in particolare nell’Italia meridionale, per simboleggiare il passato gettato alle spalle; in Argentina si buttano via vecchi giornali, a San Francisco calendari e vecchie agende;Una tradizione del nuovo anno è quella dei “buoni propositi per l’anno nuovo”, abitudine cristianizzata anche dagli evangelici. Anche questa tradizione nasce dai babilonesi: il proposito che più spesso facevano era quello di restituire strumenti per l’agricoltura che erano stati prestati loro.

Le cose non sono meno bizzarre nel resto del mondo:

In Malesia per propiziarsi il nuovo anno ci si trafigge naso, bocca e lingua con aghi e frecce;

In Cina si scrivono sopra un drago di carta i guai passati e poi si fa volare via

In Giappone le campane suonano 108 volte per scacciare i 108 peccati dell’umanità (ma saranno davvero così pochi?).

In Brasile si gettano offerte in mare dalla spiaggia e solo se queste galleggiano, l’anno sarà felice;

In molti paesi germanici c’è l’usanza di gettare nell’acqua stagno fuso allo scoccare della mezzanotte, proprio quando arriva l’anno nuovo. Poi guardano la forma che si crea o l’ombra gettata da quella forma;

In Giappone è comune preoccuparsi molto del primo sogno fatto per l’anno nuovo, perché si pensa che riveli ciò che accadrà durante l’anno avvenire. Per assicurarsi un bel sogno, i giapponesi comprano amuleti e speciali foglietti su cui è scritta la buona sorte. Tutto questo ci rammenta i tentativi degli antichi babilonesi di indovinare il futuro il primo giorno dell’anno.

CONCLUDENDO….

Poco prima della mezzanotte aprire la finestra di una stanza buia, così da far fuggire gli spiriti del male che in quella notte si sono uniti ai vivi. Dicono di ricordare però anche di chiudere la finestra di una stanza illuminata, così da trattenere gli spiriti del bene;

Il vischio usato per il capodanno era una pianta sacra ai celti. I sacerdoti druidici lo coglievano dalle querce con una falce dorata, durante una notte di luna piena dopo il solstizio d’inverno. Perché non perdesse, il suo potere magico era indispensabile che la pianta non toccasse terra. Veniva poi avvolta in una pezza di lino e conservata tutto l’anno. La sacralità della cerimonia dipendeva da questo: la quercia mondata dal vischio (che è una pianta-parassita) poteva essere usata come intermediario delle preghiere umane alle divinità dei boschi.