MALTEMPO Flagellato il centro-nord, ALLERTA in Toscana

nubifragio-massa-carrara-1-770x5131.jpg

Il maltempo ha flagellato oggi mezza Italia. Colpite soprattutto Toscana, Liguria e Veneto, ma anche il Lazio non è stato risparmiato da nubifragi e allagamenti. Sotto stretta sorveglianza i fiumi per il timore di esondazioni e in Trentino Alto Adige, dove ha nevicato sopra i 2 mila metri, per la caduta di frane sono state chiuse numerose strade. Alcuni canali sono straripati e sono circa 200 le persone evacuate in provincia di Massa e Carrara.Situazione difficile a Carrara dove il sindaco Angelo Zubbani ha subito attivato il sistema di allarme telefonico, invitando gli abitanti “a non uscire da casa e a salire ai piani alti delle abitazioni”. Anologa iniziativa è stata presa dal Comune di Lucca, dove l’onda di piena del Serchio, temuta sin dal mattino, è passata per fortuna senza rotture di argini. Strade allagate e ampie zone senza corrente elettrica a Pisa dove sono stati tantissimi gli interventi dei vigili del fuoco. A Pisa in un sottopasso allagato madre e figlio di pochi mesi sono stati salvati appena in tempo prima che l’acqua entrasse nell’abitacolo dell’auto. Danni e allagamenti anche a Livorno.Sono 5.000 gli abitanti della provincia di Massa Carrara coinvolti in vario modo dall’alluvione della notte scorsa, in particolare per il danneggiamento subito dalle loro abitazioni. E’ quanto risulta dalla sala operativa della protezione civile secondo fonti della Regione Toscana. Inoltre, in serata la protezione civile conta 700 utenze elettriche rimaste ancora scollegate dalla linea a causa del danneggiamento di cabine di smistamento. “Oltre un migliaio di case danneggiate dall’acqua e dal fango, la rete stradale della collina lesionata, otto ponti distrutti o da rifare, la piana tra l’autostrada e il mare ancora allagata”: questo un primo bilancio dei danni fatto dal sindaco di Massa, Roberto Pucci. Domani le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse.A Romagnano per il maltempo è straripato un torrente travolgendo una vettura: marito e moglie che erano a bordo sono stati tratti in salvo dai vigili del fuoco. La tempesta di San Martino, che ieri aveva portato a “blindare” Genova e la Liguria con l’allerta 2, ha colpito più duramente soprattutto il Levante ligure.Massima allerta su tutto il territorio regionale da parte della protezione civile del Veneto.In Emilia Romagna la Protezione civile ha attivato la fase di preallarme per rischio idraulico e idrogeologico sull’Appennino reggiano e modenese.Un’abitazione è stata evacuata nel comune montano di Spara in Trentino dopo la caduta di una frana.Il nubifragio che si è abbattuto nel pomeriggio su Roma ha provocato un blackout di alcuni minuti nella zona nord della città, tra cui lo stadio Olimpico dove si gioca il derby.Se a Roma il peggio è passato resta critica la situazione a Civitavecchia, dove tutti i quartieri delle zone basse si sono allagati stamani a causa di un violentissimo nubifragio, ed è scattata un’ allerta meteo della Protezione civile regionale per l’Alto Lazio nelle prossime 12-18 ore, in particolare per la provincia di Viterbo.

Tutti in classe la prossima settimana il grosso dei rientri il 12 e il 13

db504a14c01c236d7c1a8f233b28d66d.jpg

Tutti, o quasi, in classe la prossima settimana. La prima campanella del nuovo anno scolastico suonerà, tra lunedì e venerdì, per la gran parte degli studenti che non sempre saranno ospitati in edifici e aule accoglienti.In parecchi istituti lascia a desiderare la manutenzione ordinaria e in alcuni addirittura la messa a norma ai fini della sicurezza I primi a tornare in classe cono stati gli alunni della provincia di Bolzano che si sono rimessi lo zaino in spalla mercoledì scorso.In Valle d’Aosta i ragazzi riapriranno i libri lunedì 10 settembre.

Il giorno successivo sarà la volta dei molisani. Il grosso dei rientri è tuttavia concentrato fra il 12 e il 13: il 12 varcheranno i cancelli di scuola i ragazzi della provincia di Trento, di Veneto, Umbria, Toscana, Piemonte, Marche, Lombardia e Friuli Venezia Giulia; il giorno dopo toccherà ai loro “colleghi” di Campania e Lazio. Venerdì 14 torneranno a sedersi tra i banchi i siciliani mentre gli studenti di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Liguria, Puglia e Sardegna lo faranno soltanto il 17 settembre.

Sì alle foto di recite e gite scolastiche. No alla pubblicazione on line dei nomi e cognomi degli studenti non in regola coi pagamenti della retta. Obbligo del consenso per video e foto sui social network. Scrutini e voti pubblici, mentre sull’uso di cellulari e tablet in classe l’ultima parola spetta alle scuole.

Non lede la privacy l’insegnante che assegna ai propri alunni lo svolgimento di temi in classe riguardati il loro mondo personale. Sta invece nella sensibilità dell’insegnante, nel momento in cui gli elaborati vengono letti in classe, trovare l’equilibrio tra esigenze didattiche e tutela della riservatezza, specialmente se si tratta di argomenti delicati.

‘uso di cellulari e smartphone è in genere consentito per fini strettamente personali, ad esempio per registrare le lezioni, e sempre nel rispetto delle persone. Spetta comunque agli istituti scolastici decidere nella loro autonomia come regolamentare o se vietare del tutto l’uso dei cellulari. Non si possono diffondere immagini, video o foto sul web se non con il consenso delle persone riprese. E’ bene ricordare che la diffusione di filmati e foto che ledono la riservatezza e la dignità delle persone può far incorrere lo studente in sanzioni disciplinari e pecuniarie o perfino in veri e propri reati.

Non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori durante le recite, le gite e i saggi scolastici. Le immagini in questi casi sono raccolte a fini personali e destinati ad un ambito familiare o amicale. Nel caso si intendesse pubblicarle o diffonderle in rete, anche sui social network, è necessario ottenere il consenso delle persone presenti nei video o nelle foto.

E’ illecito pubblicare sul sito della scuola il nome e cognome degli studenti i cui genitori sono in ritardo nel pagamento della retta o del servizio mensa. Lo stesso vale per gli studenti che usufruiscono gratuitamente del servizio mensa in quanto appartenenti a famiglie con reddito minimo o a fasce deboli. Gli avvisi messi on line devono avere carattere generale, mentre alle singole persone ci si deve rivolgere con comunicazioni di carattere individuale.

Si possono in generale installare telecamere all’interno degli istituti scolastici, ma devono funzionare solo negli orari di chiusura degli istituti e la loro presenza deve essere segnalata con cartelli. Se le riprese riguardano l’esterno della scuola, l’angolo visuale delle telecamere deve essere opportunamente delimitato.

CAVOLO COME SON CAMBIATE LE REGOLE DA QUANDO ANDAVO IO A SCUOLA!!!!