Fricio’ [Ricetta del Piemonte-Valle D’Aosta]

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INGREDIENTI PER 6 PERSONE

250 ml di latte

200 g di farina

3 uova

50 g di uvetta sultanina ben strizzatta

100 g di zucchero

un pizzico di sale

scorza di limone grattugiata

Procedimento

Mettete la farina in una ciotola, versateci poco alla volta il latte in modo da ottenere una pastella piuttosto densa e liscia. Unite il sale, la scorza di limone, le uova (una alla volta) e l’uvetta strizzata. Riscaldate nell’ apposita pentol a l’olio e quando è ben caldo ma non bollente prendete con un cucchiaino un po’ di pasta e, aiutandovi con un altro cucchiaino, fate cadere l’impasto nell’olio. I friciò si gonfieranno e si gireranno da soli. Il segreto sta nel friggerli pochi per volta e sempre in abbondante olio. Appena saranno diventati ben gonfi e dorati, scolateli e adagiateli su della carta assorbente. Vanno serviti subito spolverizzandoli con lo zucchero a velo.

Tutti in classe la prossima settimana il grosso dei rientri il 12 e il 13

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Tutti, o quasi, in classe la prossima settimana. La prima campanella del nuovo anno scolastico suonerà, tra lunedì e venerdì, per la gran parte degli studenti che non sempre saranno ospitati in edifici e aule accoglienti.In parecchi istituti lascia a desiderare la manutenzione ordinaria e in alcuni addirittura la messa a norma ai fini della sicurezza I primi a tornare in classe cono stati gli alunni della provincia di Bolzano che si sono rimessi lo zaino in spalla mercoledì scorso.In Valle d’Aosta i ragazzi riapriranno i libri lunedì 10 settembre.

Il giorno successivo sarà la volta dei molisani. Il grosso dei rientri è tuttavia concentrato fra il 12 e il 13: il 12 varcheranno i cancelli di scuola i ragazzi della provincia di Trento, di Veneto, Umbria, Toscana, Piemonte, Marche, Lombardia e Friuli Venezia Giulia; il giorno dopo toccherà ai loro “colleghi” di Campania e Lazio. Venerdì 14 torneranno a sedersi tra i banchi i siciliani mentre gli studenti di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Liguria, Puglia e Sardegna lo faranno soltanto il 17 settembre.

Sì alle foto di recite e gite scolastiche. No alla pubblicazione on line dei nomi e cognomi degli studenti non in regola coi pagamenti della retta. Obbligo del consenso per video e foto sui social network. Scrutini e voti pubblici, mentre sull’uso di cellulari e tablet in classe l’ultima parola spetta alle scuole.

Non lede la privacy l’insegnante che assegna ai propri alunni lo svolgimento di temi in classe riguardati il loro mondo personale. Sta invece nella sensibilità dell’insegnante, nel momento in cui gli elaborati vengono letti in classe, trovare l’equilibrio tra esigenze didattiche e tutela della riservatezza, specialmente se si tratta di argomenti delicati.

‘uso di cellulari e smartphone è in genere consentito per fini strettamente personali, ad esempio per registrare le lezioni, e sempre nel rispetto delle persone. Spetta comunque agli istituti scolastici decidere nella loro autonomia come regolamentare o se vietare del tutto l’uso dei cellulari. Non si possono diffondere immagini, video o foto sul web se non con il consenso delle persone riprese. E’ bene ricordare che la diffusione di filmati e foto che ledono la riservatezza e la dignità delle persone può far incorrere lo studente in sanzioni disciplinari e pecuniarie o perfino in veri e propri reati.

Non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori durante le recite, le gite e i saggi scolastici. Le immagini in questi casi sono raccolte a fini personali e destinati ad un ambito familiare o amicale. Nel caso si intendesse pubblicarle o diffonderle in rete, anche sui social network, è necessario ottenere il consenso delle persone presenti nei video o nelle foto.

E’ illecito pubblicare sul sito della scuola il nome e cognome degli studenti i cui genitori sono in ritardo nel pagamento della retta o del servizio mensa. Lo stesso vale per gli studenti che usufruiscono gratuitamente del servizio mensa in quanto appartenenti a famiglie con reddito minimo o a fasce deboli. Gli avvisi messi on line devono avere carattere generale, mentre alle singole persone ci si deve rivolgere con comunicazioni di carattere individuale.

Si possono in generale installare telecamere all’interno degli istituti scolastici, ma devono funzionare solo negli orari di chiusura degli istituti e la loro presenza deve essere segnalata con cartelli. Se le riprese riguardano l’esterno della scuola, l’angolo visuale delle telecamere deve essere opportunamente delimitato.

CAVOLO COME SON CAMBIATE LE REGOLE DA QUANDO ANDAVO IO A SCUOLA!!!!